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Medicina integrata, laserterapia e ozonoterapia

Con il termine “Medicina Integrata” si indica l’integrazione di più discipline mediche Non Convenzionali che prendono in considerazione il paziente, in questo caso animale, nella sua totalità (approccio olistico, dal greco “olos” che significa “tutto”). Questo include gli aspetti gestionali, psico-emotivi e relazionali, in quanto questi influenzano nettamente lo stato di benessere del singolo individuo.

All’interno di queste discipline mediche troviamo modalità terapeutiche (come agopuntura, osteopatia, ozonoterapia, omotossicologia, omeopatia, ecc.) che, oltre a valutare il paziente nel suo insieme, analizzano fattori non considerati dall’approccio tradizionale, con l’obiettivo di stimolare l’organismo a riappropriarsi delle proprie capacità di guarigione.

L’integrazione di metodologie terapeutiche convenzionali (o allopatiche) e olistiche è alla base della medicina integrativa. Questa porta diversi vantaggi tra cui la diminuzione dell’utilizzo di farmaci, e degli effetti collaterali che ne conseguono, e la valutazione del paziente come individuo unico, caratterizzato da peculiarità ed esigenze.

Lo scopo è quindi quello di raggiungere il benessere del paziente offrendo la migliore opzione terapeutica per la sua specifica condizione.

OMOTOSSICOLOGIA

Secondo l’omotossicologia le malattie sono espressione della lotta dell’organismo contro le tossine, nel tentativo di neutralizzarle ed espellerle.

Le tossine si dividono in esogene, ovvero provenienti dall’esterno dell’organismo (prodotte da batteri, virus, alimenti, fattori di inquinamento ambientale, cataboliti di farmaci di sintesi, stress, ecc.) ed endogene, prodotte all’interno dell’organismo (da reazioni chimiche e processi metabolici normalmente presenti).

Se le tossine non sono particolarmente “virulente” e l’organismo ha sistemi di drenaggio efficienti, non si crea nessuna alterazione significativa e l’equilibrio è mantenuto. Viceversa, se la tossina è particolarmente “aggressiva”, o i sistemi di drenaggio non sono sufficienti, si determina un’alterazione dell’equilibrio che l’organismo cercherà di compensare innescando le malattie.

La malattia è quindi il risultato dell’interazione tra agenti potenzialmente nocivi, fattori ambientali e reattività del corpo. Con i farmaci omotossicologici l’obiettivo è quello di stimolare la capacità di autoguarigione del paziente attraverso il ripristino delle sue capacità metaboliche, enzimatiche, immunologiche, ed emuntoriali, portando all’eliminazione o alla riduzione del carico tossico responsabile della malattia.

OSSIGENO – OZONOTERAPIA

Per Ossigeno-Ozonoterapia si intende un metodo curativo basato sulla somministrazione di una miscela fatta di ossigeno medicale e ozono condensato attraverso l’uso di appositi macchinari.

L’ozono, normalmente presente nell’atmosfera, è una molecola instabile con grandi capacità ossidanti. Ha potente azione antibatterica, antivirale e antimicotica. Una somministrazione adeguata, alla corretta concentrazione, stimola le capacità antiossidanti dell’organismo (effetto ormetico) rendendo le cellule meno vulnerabili allo stress ossidativo; ha effetto antinfiammatorio, antidolorifico e stimola la microcircolazione periferica.

A seconda del problema da trattare esistono diverse modalità di somministrazione: per via ematica, attraverso Grande AutoEmoTrasfusione (GAET), per somministrazione intramuscolare (Piccola AutoEmoTrasfusione, o PAET), per via sottocutanea (infiltrazioni locali), insufflazione endorettale o tramite l’utilizzo di acqua bidistillata ozonizzata (lavaggi locali di aree specifiche).

La terapia è indicata per sostenere i pazienti oncologici con patologie metaboliche o allergiche, in caso di intense reazioni infiammatorie cutanee localizzate, in patologie ortopediche come le ernie discali, e per coadiuvare il risanamento di tessuti infetti (nel caso di otiti, ascessi, ecc.). Se somministrata correttamente, la terapia è priva di effetti collaterali.

LASERTERAPIA

La parola Laser è l’acronimo inglese di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation.

Tramite un apposito dispositivo, viene prodotta energia luminosa con specifiche caratteristiche (in termini di collimazione del raggio, lunghezza d’onda, densità, ecc.). Il raggio laser entra nei tessuti e provoca una risposta biochimica delle cellule colpite: il suo utilizzo porta benefici importanti in termini di vasodilatazione, aumento del drenaggio linfatico, attivazione del microcircolo, effetto antinfiammatorio, antidolorifico e   rigenerativo del tessuto connettivo.

Trova pertanto diverse applicazioni in ambito medico nella guarigione delle ferite (traumi estesi, ulcere, piaghe), nella riduzione degli edemi, nelle patologie ortopediche (artrosi, lesioni tendinee o muscolari, fratture, contratture, ernie discali, ecc.). Il trattamento è controindicato in corso di infezioni locali, neoplasie, in animali in accrescimento e in stato di gravidanza.

È un trattamento molto utilizzato in ambito fisioterapico, soprattutto in pazienti anziani, poiché consente di ridurre l’utilizzo di farmaci antidolorifici e di migliorare la qualità di vita senza effetti collaterali se utilizzato correttamente.

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