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PROFILASSI ANTIPARASSITARIA NEL CANE E NEL GATTO

Proteggere il proprio animale dai parassiti interni ed esterni è uno dei primi elementi della Medicina Preventiva per garantire una convivenza sicura. Ma occorre strutturare la profilassi in maniera mirata poiché si tratta in tutto e per tutto di farmaci (non a caso soggetti a obbligo di ricetta per la quasi totalità) che hanno un impatto sull’organismo e sull’ambiente. Dal 1999 infatti si segnalano morie di api e diversi studi documentano la presenza nell’ambiente di principi attivi tossici per questi preziosi animali tra cui alcuni sono molecole anche utilizzate come antiparassitari ad uso veterinario (per esempio imidacloprid).

I principali parassiti esterni verso i quali è importante improntare una profilassi sono rappresentati da pulci, zecche, acari, zanzare, flebotomi o pappataci. La presenza di questi insetti in concentrazioni più o meno elevate e la loro stagionalità varia in relazione ai cambiamenti climatici in corso. Così che problemi che in precedenza risultavano marginali (come la Leishmania in diverse zone del Nord Italia) diventano sempre più rappresentati.

Principali malattie trasmesse da pulci e zecche: la trasmissione avviene attraverso la saliva dell’insetto infetto che può trasmettere virus, batteri e protozoi che causano svariate malattie.

Borreliosi (malattia di Lyme); Encefalite trasmessa da zecche; Ehrlichiosi; Anaplasmosi; Babesiosi;

Bartonellosi; Rickettsiosi; Tenie. Gli antiparassitari che non hanno effetto repellente ma solo abbattente (vedi oltre) non proteggono al 100% da queste patologie.

Principali Malattie trasmesse da zanzare: Filariosi cardio-polmonare. Anche se l’incidenza nel gatto è molto minore rispetto al cane.

Principali Malattie trasmesse da flebotomi o pappataci: Leishmaniosi nel cane, il gatto pare resistente all’infezione.

Molte di queste infezioni possono essere trasmesse anche a noi esseri umani se veniamo punti dal vettore (leishmania in primis). Per questo motivo è importante impostare una profilassi antiparassitaria efficace e al contempo priva di rischi per l’animale. Esistono in commercio moltissimi antiparassitari ma non tutti sono ugualmente efficaci (soprattutto quelli acquistabili senza prescrizione medica dagli scaffali dei supermercati) e innocui. Negli anni i parassiti si sono adattati spesso diventando maggiormente resistenti ai farmaci e all’ambiente esterno. È fondamentale quindi collaborare con il proprio veterinario al fine di scegliere il prodotto più adatto in base alla stagione e in caso di scarsa probabilità di infestazione (animali che vivono in appartamento), oppure in presenza di malattie ridurre al minimo il loro utilizzo e integrare la profilassi con repellenti naturali. Importante soprattutto utilizzare i prodotti più adatti nei cuccioli e nelle femmine gravide che rischiano, in caso di errori, intossicazioni anche gravi. Così come nel caso di alcuni soggetti di razza (il classico esempio è dato dai cani di razza Australian Sheperd che mostrano mutazione di un gene, Mdr1, coinvolto nella metabolizzazione di diversi farmaci). Teniamo conto che un uso massiccio e indiscriminato è complice dello sviluppo della farmacoresistenza da parte dei parassiti.

Le formulazioni disponibili sul mercato sono diverse e possono essere dedicate alla disinfestazione ambientale o alla protezione, disinfestazione e profilassi del soggetto.

La disinfestazione ambientale in ambiente domestico normalmente non è necessaria! Buone pratiche igieniche infatti determinano un abbassamento delle concentrazioni dei parassiti nei luoghi visitati dai nostri amici pelosi. Meglio pulire regolarmente (tanto meglio se si utilizza il vapore efficace ed ecologico) piuttosto che spargere prodotti tossici in ambiente.

Esistono per quanto riguarda gli antiparassitari ad uso veterinario prodotti abbattenti, cioè in grado di uccidere i parassiti che effettuano il pasto di sangue sull’animale e prodotti repellenti cioè che impediscono agli insetti di salire sull’animale. È importante considerare nella scelta la durata dell’effetto dell’antiparassitario e il tipo di parassiti verso i quali è garantita l’efficacia.

L’ideale è, in condizioni di rischio, combinare un prodotto repellente e uno abbattente. Attenzione molti prodotti registrati per il cane possono essere fatali se applicati sul gatto!

  1. Spray antiparassitario: potere abbattente e lievemente repellente, inefficace se c’è lavaggio o con contatto con acqua. Effetto limitato nel tempo, quindi necessita di continua riapplicazione.
  2. Shampoo antiparassitario: potere abbattente e lievemente repellente. Durata dell’effetto limitata al momento del trattamento (nessun effetto residuo). Richiede riapplicazione continua.
  3. Polveri: potere abbattente e lievemente repellente, non sempre utilizzabile in cani molto giovani e comunque sempre con attenzione alla diluizione da utilizzare. Consigliato per la disinfestazione ambientale in caso di gravi infestazioni piuttosto che per l’utilizzo regolare sugli animali. Richiede riapplicazione continua. Attenzione a lasciarlo in ambiente poiché gli animali ci camminano sopra e si leccano le zampe!
  4. Spot-on: potere repellente e/o abbattente a seconda del prodotto scelto. Alcune formulazioni hanno efficacia anche contro i vermi. Inefficace dopo il lavaggio. Alcuni prodotti sono abbattenti, altri repellenti. Effetto dura diversi giorni dall’applicazione (mediamente un mese). Occorre calcolare il dosaggio in base al peso.
  5. Collari: potere repellente e/o abbattente a seconda del tipo di collare, alcuni sono resistenti al lavaggio, ma attenzione se i cani vivono insieme o se il cane è a contatto con bambini piccoli, giocando potrebbero prenderlo in bocca e/o mangiarlo. Efficaci spesso per diversi mesi consecutivi. Non utilizzabile nei cuccioli di poche settimane. Nei gatti con accesso all’esterno (attenzione per il gatto esistono collari specifici che non sono tossici) esiste il rischio che questo si possa impigliare.
  6. Trattamenti per bocca: compresse dal potere abbattente anche contro i parassiti interni (vermi intestinali) ma mai repellente. Il trattamento mediamente è efficace per un mese dalla somministrazione e occorre calcolare il dosaggio in base al peso del cane. Non proteggono dalla Leishmania.
  7. Trattamenti antiparassitari iniettabili: potere abbattente solo contro vermi e filarie. Mai abbattenti. Inefficace per la Leishmania. L’efficacia è prolungata per diversi mesi dalla somministrazione ma da valutare il rapporto costi/benefici.
  8. Antiparassitari naturali. Gli antiparassitari naturali sono solitamente a base di olio di Neem, estratto da una pianta originaria dell’India e della Birmania (Azadirachta Indica). A questo principio attivo, si associano di volta in volta altri olii essenziali (echinacea, menta, citronella, eucalipto, lavanda, zenzero, tea tree, eccetera) e altri ancora”. Queste componenti naturali risultano efficaci nel repellere i parassiti esterni poichè rendono “sgradita” la pelle agli insetti, ma a patto di una riapplicazione continua. Hanno il vantaggio di essere ben tollerati (i gatti possono storcere il naso poiché normalmente non amano gli odori forti), ma in zone ad alto rischio di infestazione non garantiscono una protezione completa.

Per concludere sarebbe buona norma informarsi presso il veterinario di fiducia e impostare una profilassi su misura per i vostri animali riducendo i rischi per la salute per l’ambiente e ottimizzando la spesa.

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