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FORASACCHI LA PIAGA DELL’ESTATE

Il forasacco è il nome comune dato alle spighette di alcune piante erbacee di graminacee. Le spighe una volta raggiunta la maturazione, solitamente in piena estate, si presentano con peli rigidi e pungenti e seccandosi si staccano facilmente dalla pianta per attaccarsi facilmente a qualunque cosa si avvicini. È molto facile che gli animali passeggiando nell’erba possano intrappolare nel pelo una o più spighe, specialmente nelle zampe tra le dita. Con i movimenti dell’animale la parte terminale della spiga raggiunge la pelle fino a forarla e a penetrare nel sottocute. In queso caso abbiamo l’attivazione di una reazione infiammatoria che il corpo mette in atto per eliminare il corpo estraneo. In alcuni casi questa è efficace e la spiga viene circondata da materiale purulento ed eliminata (questo processo dura diverso tempo e può esitare in una fistola, cioè una apertura della pelle dalla quale il materiale estraneo colliquato può fuoriuscire). Spesso però l’organismo non è in grado di far fronte al problema e l’infiammazione si perpetua fino alla rimozione chirurgica del corpo estraneo. Queste spighe possono arrivare a migrare dalla pelle facendosi strada nei tessuti profondi e raggiungendo diversi distretti corporei, in alcuni casi anche nelle cavità interne (addome, torace). Possiamo trovarle conficcate negli occhi (sotto le palpebre), possono infilarsi nelle orecchie, nel naso o in gola raggiungendo i bronchi, nel pene, nella vulva…insomma si possono infilare ovunque.

Come ci si accorge che una spiga è penetrata nell’animale?

L’entrata di una spiga è un fatto acuto. L’animale normalmente sta benissimo, va fuori, rientrato dalla passeggiata manifesta un problema improvviso che prima non era presente. Può avere un occhio gonfio, lacrimante e chiuso, oppure sternutire con insistenza e sfregarsi il naso con la zampa (possiamo anche notare sangue dal naso, solitamente da una sola narice), tossire improvvisamente e ripetutamente con insistenza, oppure scuotere la testa, lamentandosi o tenerla ruotata da un lato (se la spiga è entrata nel condotto uditivo). Se non si pensa subito ad una spiga e non si porta l’animale dal veterinario il tragitto che compie questo corpo estraneo può causare danni ulteriori e nel tempo diventa sempre più difficile anche per il medico localizzare il corpo estraneo. Le spighe non sono visibili radiologicamente, spesso non è semplice visualizzarle ecograficamente. In alcuni casi è resa necessaria l’endoscopia (per visualizzarla nelle vie aeree) oppure la chirurgia esplorativa. In rari casi gravi, ma possibili è necessaria una diagnostica per immagini avanzata quando penetra in profondità nel corpo.  La via di entrata più pericolosa è quella inalatoria. Le spighe possono entrare nelle vie aeree, raggiungere il polmone perforandolo e raggiungere le parti più profonde dell’organismo, fino alle pleure e alla cavità addominale.

Come prevenire?

Un primo accorgimento è quello di evitare di far correre il cane nei campi incolti con l’erba alta durante la stagione estiva. Se abbiamo un giardino conviene estirpare le erbe che producono spighe o mantenere il prato ben tagliato. È importante esaminare con attenzione il pelo del cane e del gatto ogni volta che rincasa da una passeggiata e soprattutto i punti chiave: le zampe tra le dita, le orecchie, le ascelle, i genitali e gli occhi. È utile inoltre mantenere il pelo, soprattutto dei cani, tosato almeno a livello delle zampe e delle orecchie. Questo rende più difficile al forasacco attaccarsi e rende eventuali spighe più visibili.

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Qua la Zampa è un blog sempre aggiornato, curato da medici veterinari professionisti che hanno a cuore la veridicità e l’utilità delle informazioni pubblicate. Sul nostro sito puoi trovare articoli dettagliati su argomenti di interesse per tutti i proprietari di animali domestici. Il nostro obiettivo è anche quello di informare per aiutare a prevenire, accudendo al meglio i vostri amici a quattro zampe.